PIANTE E ANIMALI PERDUTI 2021,
sabato 25 settembre
GUASTALLA, PALAZZO DUCALE
Sala del Camino, ore 15.30 – 18.30
IVI È L’INFERNO E QUIVI IL PARADISO
Conversazione intorno ai giardini
Conduce Chiara Lanzoni, Università degli studi di Milano e
assessore al Comune di Guastalla
L’incontro dal titolo :“IVI È L’INFERNO E QUIVI IL PARADISO” si propone di illustrare come nel corso della storia nella estetica del giardino, si sia passati dall'artificio e dalla tecnologia al desiderio di spontaneità e purezza della natura primigenia. Lo testimoniano un libro di Antonio Perazzi dal titolo "Il paradiso è un giardino selvatico", come pure le opere di Gilles Clement., “Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo”, “Il giardino in movimento” e “Naturalistic planting design” di Nigel Dunnet
Interverranno:
-Carla Benocci – Quasar Design University, storica dell’arte
della soprintendenza ai Beni culturali del Comune di Roma
A ciascuno il suo paradiso. I giardini dei cappuccini, dei minimi,
dei gesuiti, degli oratoriani, dei camaldolesi e dei certosini in età moderna
-Antonio Perazzi
paesaggista
"Il paradiso è un giardino selvatico",
Storie ed esperimenti di botanica per artisti
-Silvia Ghirelli
paesaggista
Dall’inferno al paradiso.
Quando i luoghi (i giardini)
accolgono nuovi pensieri
-Alberto Locatelli
giornalista
Il titolo “Ivi è l’Inferno e quivi il Paradiso è preso da un sonetto inciso su di una scalinata del Giardino Monumentale di Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani a Valsanzibio
Curioso viator che in questa parte
Giungi e credi mirar vaghezze rare
Quanto di bel, quanto di buon qui appare
Tutto deesi a Natura e nulla ad Arte
Qui il Sol splendenti i raggi suoi comparte
Venere qui più bella esce dal mare
Sue sembianze la Luna ha qui più chiare
Qui non giunge a turbar furor di Marte
Saturno quivi i parti suoi non rode
Qui Giove giova et ha sereno il viso
Quivi perde Mercurio ogni sua frode
Qui non ha loco il Pianto, ha sede il Riso
Della Corte il fulmine qui non s’ode
Ivi è l’Inferno e quivi il Paradiso